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Sergio Stivaletti nasce a Roma il 15 marzo del 1957. Appassionato sin da subito di cinema e spettacolo, in particolare di colonne sonore ed effetti visivi, realizza in gioventù dei cortometraggi che sono dei veri e propri esperimenti di effetti speciali. Trarrà grande ispirazione durante lo sviluppo della sua carriera da eventi come lo sbarco sulla luna, da pellicole come Star Wars e Odissea nello Spazio, dal cinema di Dario Argento e da già affermati effettisti come Ray Harryhausen, Dick Smith, Stan Winston, Tom Savini e Carlo Rambaldi, col quale collaborerà in quello che sarà l’ultimo lavoro del Maestro: lo spettacolare musical de “La Divina Commedia”. I primi film a cui partecipa, parallelamente agli studi di medicina che intraprende dopo il liceo, sono “Jazz Band” (1978) e “Le strelle nel fosso” (1979) entrambi di Pupi Avati, per i quali crea degli oggetti di scena. Crea anche delle sequenze in stop-motion per “Assassinio al cimitero etrusco” di Sergio Martino (1982). Dopo aver abbandonato gli studi di medicina per inseguire il suo sogno da effettista comincia così a lavorare professionalmente nel cinema in quanto, messosi in evidenza con questi suoi primi lavori, Dario Argento lo chiamerà per realizzare i trucchi di Phenomena e le creature di Demoni e Demoni 2. In questo modo la sua fama raggiunge livelli internazionali. Inoltre le sue creazioni animatroniche restano le uniche realizzate in Italia per anni. Nel 1995 con il film “La Sindrome di Stendhal” è il primo in Italia a realizzare degli effetti digitali su pellicola cinematografica. Ad oggi è uno dei più importanti realizzatori di effetti speciali e visivi di fama internazionale. Oggi conosciuto anche per i suoi lavori da regista e produttore, attività che svolge parallelamente al suo lavoro da effettista.